Un vertice in Prefettura per far fronte all’emergenza idrica. I rappresentanti delle istituzioni domani al palazzo territoriale del governo faranno il punto della situazione. Serve la collaborazione di tutti per superare una delle stagioni più difficili sul fronte della siccità. Il frazionamento adottato in queste settimane poco ha funzionato. L’idea di chiudere le reti per consentire ai serbatoi di riempirsi non basta. Interi quartieri soprattutto nella zona sud continuano a soffrire la sete. Disagi esasperati dall’aumento delle temperature. Poche le risorse idriche e ancora meno le riserve. La drastica riduzione delle piogge e delle nevicate ha abbattuto i livelli della diga del Menta, arrivata ai minimi storici, ben sotto il 50%. Solo due anni addietro era allo sfioro. In un arco di tempo così ridotto è andata persa una quantità enorme. Non solo la condotta del Tuccio che approvvigiona i quartieri a sud della città e diversi Comuni del basso ionio ha drasticamente ridotto la sua portata. Anche i pozzi hanno registrato un pesante calo. La Sorical che da questa primavera è subentrata al Comune nella gestione della rete e delle risorse idriche da settimane sta tentando di mettere in campo delle misure. Da giorni la chiusura dei serbatoi di Campoli, Nocille, Bocale e Ribergo è stata anticipata alle 14. Da Archi passando per Sbarre, Archi, Sbarre, Croce Valanidi, Cannavò, Cardinale Portanova, la zona vicina al Sant'Agata, l’intero quartiere di Ortì, da settimane convivono con i disagi.