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Gioiosa Ionica, processo Green Day: "Gli imputati non avevano un soldo". Esclusa l’associazione

La sentenza della Cassazione sul processo in abbreviato per produzione e traffico di stupefacenti. Nuovo giudizio d’appello per Vincenzo Sainato, Luca Benci e Giorgio Violi

«La sentenza impugnata considera provato il reato alla luce delle conversazioni intercorse tra gli imputati; in realtà ciò che emerge dalle intercettazioni richiamate dal Collegio di appello è unicamente la circostanza che le condotte illecite sono state svolte in concorso da parte di Benci, Violi e Sainato Vincenzo e non in attuazione di un pactum sceleris sull’esistenza del quale nulla viene evidenziato». È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio per un nuovo giudizio di appello la sentenza impugnata da Vincenzo Sainato, Luca Benci, Giorgio Violi e Massimiliano De Masi, coinvolti a vario titolo nell’operazione antidroga “Green Day”, che ha seguito il giudizio abbreviato. I giudici della Sesta sezione penale hanno, inoltre, dichiarato inammissibili i ricorsi proposti da Cosimo Ursino, Vincenzo Lombardo, Salvatore Sainato e Domenico Jentile, per i quali la sentenza di appello è stata confermata.
Per quanto riguarda l’accusa di associazione dedita al narcotraffico i giudici ermellini hanno censurato la sentenza evidenziando che «i giudici di merito non motivano puntualmente sulle ragioni per le quali le singole condotte criminose debbano ritenersi attuative dell’oggetto di un sodalizio. In particolare, la Corte territoriale non individua quel vincolo che deve permanere al di là degli accordi particolari relativi alla realizzazione dei singoli episodi delittuosi. Emergono, invece, le difficoltà e la scarsezza dei mezzi, l’assenza del riscontro della presenza dei ricorrenti all’interno delle piantagioni, l’assenza di rapporti degli stessi con il fornitore dei semi per le piantagioni, le precarie condizioni economiche, nelle quali versavano i ricorrenti, nonché la mancata partecipazione degli stessi a tutti i delitti-scopo».
Sul punto la sentenza è stata annullata con rinvio ad altra sezione della Corte di appello di Reggio Calabria per nuovo giudizio, per gli imputati Vincenzo Sainato, Luca Benci e Giorgio Violi.

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