L'elicottero caduto all'aeroporto di Reggio: rapidità, determinazione e lucidità per estrarre i piloti
In salvo grazie al provvidenziale intervento di soccorso degli operatori dei Vigili del fuoco in servizio permanente allo scalo aeroportuale di Reggio. Una manciata di secondi ancora e sarebbero stati colpiti dalle fiamme i due piloti che erano a bordo dell'elicottero “Erickson S64” costretto a un «atterraggio pesante» ed andato a fuoco sulla pista del “Tito Minniti” lunedì pomeriggio, una manciata di minuti prima delle 16. Incastrati all'interno della cabina di pilotaggio sono stati propri i colleghi a tirarli fuori. Un intervento di pochi secondi, una corsa contro il tempo dall'epilogo felice. Nessuna conseguenza fisica per i due piloti: uno è rimasto leggermente ferito e l'altro illeso. Seconda precisazione: l'elicottero era appena atterrato, portandosi in direzione dello stand per fare rifornimento di carburante dopo lunghe ore di attività su un incendio boschivo che aveva colpito i boschi di Bova. Un «atterraggio pesante» come ribadito da fonti istituzionali nell'immediatezza dell'incendio, spostandosi sulle proprie ruote, quando si è ribaltato per poi finire avvolto dalle fiamme. La dinamica e soprattutto le cause tecniche che hanno determinato il gravissimo incidente che sono adesso al vaglio della Procura. Macchina dei soccorsi che ha quindi funzionato alla perfezione. Per tempi di reazione, per tempistica di intervento, per professionalità di assistenza e soccorso, per tecniche operative. Ed infatti anche sulla professionalità dei Vigili del fuoco impegnati nell'intervento di soccorso si è soffermato il il sottosegretario all’Interno con delega ai Vigili del Fuoco, Emanuele Prisco: «È in corso di accertamento la dinamica dell’evento, che solo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco aeroportuali di Reggio cui va un plauso e un ringraziamento per aver messo in sicurezza i colleghi e l’area d’intervento».