All’esito dell’udienza preliminare scaturita dall’operazione “Malea” il gup di Reggio, Claudio Treglia, ha ammesso al giudizio abbreviato 8 imputati ed ha rinviato a giudizio gli altri 4 che dovranno comparire al Tribunale di Locri il 3 prossimo ottobre.
Con il giudizio abbreviato saranno giudicati dal 20 settembre: Damiano Abbate, Salvatore Nicodemo Abbate, Isidoro Cosimo Callà, Ferdinando Vincenzo Cimino, Enzo Fabrizio D’Alessandra, Nicodemo Deciso, Raffaele Romeo e Rodolfo Scali. Del processo in ordinario fanno parte: Nicodemo Fiorenzi, Bartolomeo Minniti, Domenico Spanò e Francesco Antonio Staltari. Il collegio di difesa risulta composto dagli avvocati Enrico Barillaro, Sandro Furfaro, Rosario Scarfò, Basilio Pitasi, Francesco Siclari, Antonio Cimino, Domenico Alvaro, Lorenzo Gatto e Giuseppe Sgambellone.
Il gup distrettuale ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Giovanni Calamita, della Dda di Reggio, che si sono fondate sugli esiti investigativi delle indagini “Malea”, dall’antico nome di Mammola, condotte dalla Squadra Mobile che hanno permesso, in particolare, attraverso numerosi servizi tecnici di intercettazione, di documentare l’esistenza dei presunti vertici e partecipi della “locale di ’ndrangheta di Mammola”, capace di controllare il territorio, di condizionarne l’imprenditoria e le attività nel settore boschivo con le estorsioni, nonché di finanziarsi anche mediante la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti. Anche se in passato alcuni degli arrestati erano stati già coinvolti in inchieste antimafia, per la prima volta viene censita e riconosciuta, sebbene in fase cautelare, l’operatività di una vera propria cellula mafiosa nel piccolo centro dell’area ionica.
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