È salpata da Mombasa (Kenya), alla volta di Gioia Tauro, la nave battente bandiera liberiana “Zhen Huan 34”, partita lo scorso 1 luglio da Shangai (Cina) con a bordo le quattro gru portuali Ship to shore - nave banchina destinate al Medcenter terminal container. L’imbarcazione, una “heavy load carrier” paragonabile a un vero e proprio carro attrezzi navale, lunga 245 metri, larga 42 mt, con 58.243 tonnellate di stazza lorda, dopo aver fatto scalo al Terminal di Mombasa per sbarcare altri equipment portuali, ha tirato su le ancore per percorrere le “ultime” 8.600 miglia prima di raggiungere l’hub calabrese, via Capo di Buona Speranza, con arrivo previsto, condizioni meteo permettendo, il prossimo 8 settembre, giorno dei festeggiamenti in onore di Maria SS di Portosalvo nel quartiere Marina della capoluogo pianigiano. Le quattro “Ship to shore” in arrivo si aggiungono alle altre tre modernissime gru approdate a Gioia Tauro nel febbraio 2023 e fanno parte delle sei ordinate dalla “Til” (Terminal Investment Limited), società del gruppo Msc che detiene le quote dell’azienda terminalista Mct, per far sì che Gioia Tauro diventi il primo porto di transhipment del Mediterraneo confermando così il piano d’investimenti annunciato nel 2019. Si tratta di mezzi di banchina tra i più alti al mondo in grado di lavorare le grandi navi portacontainer di nuova generazione da 24mila teu, con uno sbraccio di 72 metri e un’altezza di sollevamento di 54 metri, caratteristiche che consentono di coprire 24 file di container, per far spazio alle quali è stato predisposto lo smantellamento delle vecchie gru 13-14 e 15 ubicate vicino al varco Nord del porto in corrispondenza del palazzo dell’Autorità portuale, mandate in pensione dopo aver servito per anni l’infrastruttura. Interventi questi che confermano dunque la volontà di Msc di rendere pienamente operativo lo scalo che continua a crescere secondo le stime.