Otto beni confiscati da assegnare per finalità sociali. Attraverso una delibera di Giunta il Comune avvia l’iter con cui “restituire” alla comunità gli immobili simbolo del potere delle cosche sul territorio.
Operazione partita nel 2023 quando il settore Patrimonio ha iniziato l’opera di monitoraggio straordinario tutt’ora in corso degli beni immobili confiscati alla criminalità ed assegnati dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati al Comune. Immobili che alla luce della normativa devono essere assegnati prioritariamente per la realizzazione delle finalità sociali a seguito di procedure di evidenza pubblica. E sulla scorta della disciplina nazionale il Comune ha adottato un atto di indirizzo che apre l’indizione delle procedure ad evidenza pubblica. Non solo la delibera modifica la destinazione d’uso del bene di via Pio XI e cambia l’atto di indirizzo già espresso nel 2016 relativamente ai beni confiscati di via Cantaffio.
Lo spirito quello che ha animato l’intuizione del parlamentare Pio La Torre che nella restituzione alle comunità delle risorse sottratte illecitamente, individua una forma “risarcitoria”. I beni simbolo del potere economico delle cosche al servizio della cittadinanza attiva e del bene comune, attraverso l’incentivazione del protagonismo di Enti e Associazioni del Terzo settore per promuovere lo sviluppo di un modello socialmente responsabile. Le linee guida su cui si muove l’ente sono quelle in grado di conciliare il riuso dei beni confiscati con il raggiungimento di specifici obiettivi sociali.
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