Una donna abita vicino Reggio ed una a Seminara. Luoghi diversi ma storia comune: hanno problemi reumatologici; sono anziane, non possono uscire di casa e hanno bisogno di una visita domiciliare per ottenere il piano terapeutico. Senza di questo non potranno ritirare le medicine presso la farmacia dell’Asp.
Francesca e Giovanna non si conoscono. Le loro figlie si incontrano per caso e scoprono di trovarsi sulla stessa barca. Sia Francesca che Giovanna sono state allo sportello dell’ambulatorio specialistico territoriale dell’Asp per prenotare la visita a domicilio per le loro mamme. La visita è possibile, certo. Ma il piano terapeutico no. Lo vieta il decreto commissariale. Una storia assurda ma è proprio così: se hai problemi di salute per i quali serve un piano terapeutico, tranne che per la dermatologia si deve andare in ospedale.
Fin qui nessun problema. Loro andrebbero pure in ospedale ma purtroppo le visite per la reumatologia non hanno data. Non è prenotabile. Telefonando al Cup, l’operatore afferma che non c’è possibilità alcuna di accedere alla visita specialistica in ospedale. Nessuna data. Né questo né l’altro mese. Neppure a fine anno. Nulla.
La visita non solo non è prenotabile ma anche se lo fosse i medici dell’ospedale non possono lasciare la struttura per visite domiciliari. Non rientra tra i loro compiti. Per questo ci sono, o meglio dovrebbero esserci, gli specialisti degli ambulatori territoriali. Certo ci sono. Possono effettuare visite domiciliari ma non possono compilare il piano terapeutico per la prescrizione del farmaco. A confermarlo è il dca. Tutto è normale!
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia