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Ospedale di Polistena, «Ci sono pochi medici e infermieri, rischiamo di morire sul campo»

La comunicazione di Azienda Zero al 118 non è stata presa bene nel presidio in perenne crisi di personale: «È l’ennesima follia»

«Attivazione ambulanze di presidio: si porta a conoscenza che dal 6 agosto 2024, sono attive sul territorio dell'Asp di Reggio Calabria, le ambulanze di presidio presso gli ospedali di Polistena, Melito Porto Salvo e Locri. Si chiede pertanto di interessare i direttori sanitari di presidio per predisporre in guardia attiva o in reperibilità interdivisionale, personale infermieristico e medico».

Così si legge nella comunicazione che la Sala operativa 118 Area Sud del 118 Calabria, per conto di Azienda zero - Regione Calabria dipartimento di Emergenza urgenza, ha fatto pervenire al direttore sanitario aziendale dell'Asp di Reggio Calabria. Tale provvedimento, per un ospedale come lo Spoke di Polistena in cronica e perenne difficoltà per carenza di personale medico ed infermieristico in quasi tutti i reparti, viene giudicato «l'ennesima follia». Basti pensare ad esempio al reparto di Cardiologia - Utic del "Santa Maria degli Ungheresi", diretto da Enzo Amodeo, dove, oltre la guardia medica attiva, la reperibilità per la cardiostimolazione, gli ambulatori aperti tutti i giorni compresi sabato e domenica per l'abbattimento delle liste d'attesa, ora viene anche chiesto di garantire la reperibilità per i trasporti in ambulanza.

«In assenza di risorse umane - dice uno dei sanitari in servizio presso la Cardiologia-Utic di Polistena- moriremo sul campo».
È proprio il caso di affermare, come ci ha detto un altro operatore in servizio in ospedale, «che è arrivato il momento che i cittadini reagiscano a questo stato di cose».

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