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Rifiuti, Arrical incalza i Comuni calabresi sugli adempimenti necessari per riformare la filiera

Ancora ritardi sul piano d’ambito. L’acquisizione dei dati del territorio passaggio indispensabile per la progettazione e l’affidamento dei servizi di gestione

Arrical incalza i Comuni. L’autorità unica regionale di acqua e rifiuti “invita” gli enti locali a provvedere agli adempimenti necessari per avviare la riforma della filiera. Dopo l’ammodernamento del piano rifiuti approvato in Consiglio regionale infatti si dovrà procedere all’individuazione del gestore unico. Da dove cominciare? Intanto dai piani d’ambito e poi dall’inserimento (o aggiornamento) dei dati di competenza nella piattaforma “Gaia” istituita da Arrical proprio per gli enti locali per avere un quadro d’insieme della situazione.

Operazione necessaria, l’acquisizione dei dati è infatti indispensabile per la predisposizione della progettazione esecutiva. Architettura con cui scrivere la procedura di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di gestione del settore dei rifiuti. Uno step da concludere in fretta. Si legge nel documento inviato dall’autorità ai Comuni: Considerata la necessità e l’urgenza di allineare la Calabria alle altre regioni infatti Arrical intende indire tre gare per l’affidamento dei servizi pubblici locali nel più breve tempo possibile». Quindi si chiede «la disponibilità a proseguire la collaborazione finalizzata all’aggiornamento del piano d’ambito» (nel caso dell’area centrale) e al completamento degli altri due piani, quindi dell’area Sud (reggina) e Nord (cosentina).

L’idea che la revisione del piano contempla è ambiziosa. L’obiettivo è quello di abbattere al 10% i conferimenti in discarica. Entro il 2030.

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