L’ex sindaco Pasqualino Ciccone rompe il silenzio e dopo circa due anni. Nell’aprile 2023 il Comune di Scilla è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. La decisione è stata presa a seguito dell’operazione “Nuova Linea” che ha portato a oltre 20 arresti. «Dopo quasi 2 anni di religioso silenzio sui social ho deciso di ritornare. Sulla causa che mi vede purtroppo coinvolto con l'accusa di scambio politico elettorale mafioso non farò alcuna considerazione perché la vicenda è ancora all'esame del Tribunale. Invece comunico che, ancora una volta, il Tribunale di Reggio Calabria ha respinto la richiesta di incadidabilità avanzata nei miei confronti dal ministero dell'interno escludendo ogni mia responsabilità nello scioglimento». L’ex sindaco ricorda le opere pubbliche completate durante la sua consiliatura. Dall’apertura dell’ascensore che collega il centro al lungomare all’apertura dell’ostello delle gioventù; dalla difesa della montagna sopra la Nazionale di Scilla centro, al rifacimento del lungomare di Scilla; dalla pulizia del paese, al contributo della strada Scilla-Melia; dal mutuo contratto per rifare il campo sportivo, al progetto del prolungamento del porto. Non è dato sapere se lo stesso Ciccone si ricandiderà a sindaco. Il Comune è stato sciolto per mafia nel 2018 e nel 2023.