Gioia Tauro, Alessio a Scarcella: "I pozzi Gillè fermi dal 2014, l’acqua c’è ma viene sprecata"
«Non è un problema che riguarda l’attuale quantità d’acqua che fornisce la Sorical, che ancora non ha preso in gestione diretta la rete idrica comunale, bensì è quello di capire dove va a finire tutta l’acqua che non arriva nelle case delle civili abitazioni». Parola dell’ex sindaco Aldo Alessio il quale, chiamato ancora una volta in causa dall’attuale amministrazione rispetto allo stato dei luoghi ereditati sui siti dei pozzi di contrada Gillè, ricoperti dalla fitta vegetazione tanto da rendere irraggiungibili le pompe, fornisce un’articolata analisi della “grande sete” che sta attanagliando il capoluogo pianigiano. Per il capitano di lungo corso, «si sta ricevendo dai pozzi del Petrace 140 l/s, il doppio di cui necessita una città di 20.000 abitanti qual è appunto Gioia Tauro». Dunque? «Il problema, spiega Alessio, «riguarda sia un eccessivo consumo d’acqua dovuto soprattutto agli sprechi e all’uso improprio che alcuni cittadini fanno». La causa della riduzione idrica di oggi, quindi, non sarebbero i pozzi Gillè, fermi dal lontano 2014, né tantomeno la mancata pulizia di quell’area, che «se fatta o non fatta, in questo momento non c’entra proprio nulla perché l’acqua di Gillè è dal 2014 che non viene immessa nella rete idrica comunale. Anche con la mia amministrazione abbiamo avuto giorni difficili con carenza di acqua, - precisa Alessio - ma ciò accadeva quando c’era qualche guasto tecnico, elettrico, meccanico alle pompe di sollevamento che ci metteva in ginocchio. Oggi, fortunatamente, dopo tutte le manutenzioni che sono state fatte dalla Sorical in questi ultimi due anni, su nostra insistenza, l’impianto sta funzionando bene e quindi non è un problema di erogazione dell’acqua a monte, ma dell’uso che noi tutti ne facciamo di questo bene prezioso».