«L’aeroporto sta crescendo, lo dimostrano i numeri in continua crescita». Marco Franchini è soddisfatto di quanto fatto finora ed è già proiettato verso le prossime sfide. L’amministratore unico della Sacal, la Società aeroportuale calabrese che gestisce i 3 aeroporti regionali, ha scommesso insieme al presidente della Regio Roberto Occhiuto sul rilancio del Tito Minniti e per adesso i numeri gli danno ragione. Qualche intoppo sul cammino ancora c’è, è inutile negarlo, ma rispetto a un anno fa all’aeroporto di Reggio Calabria sembra essere cambiato tutto. In prima istanza parlano i dati: negli ultimi due anni, 2022 e 2023, lo scalo reggino aveva registrato una media poco superiore ai 200mila passeggeri. Numeri che impallidiscono rispetto a quelli del 2024, annualità non ancora terminata. Il “Tito Minniti” nel maggio 2024, per esempio, ha visto crescere del 130,5% il numero di passeggeri rispetto allo stesso mese del 2023: 57. 286 contro 24. 860 dello scorso anno. La svolta è stata la decisione di Ryanair di fare base in riva allo stretto. E dal primo volo della compagnia low cost per Bologna, partito alle 6.30 del 25 aprile, la situazione è cambiata in maniera radicale. Una rinascita nel giorno della Liberazione. Una rinascita che sa di liberazione per la città e per il suo territorio metropolitano. I dati nei mesi estivi sono cresciuti ulteriormente, rimandando l’immagine di un aeroporto in forte crescita e nel quale ci sono tutti i presupposti per continuare a farlo nel prossimo futuro. «L’aeroporto sta crescendo – ha spiegato Franchini a Gazzetta del Sud - a luglio abbiamo registrato una movimentazione di 60mila passeggeri sullo scalo di Reggio Calabria e per agosto attendiamo di arrivare a 70-75mila. Il nostro obiettivo per fine anno è attestarci sui 700mila passeggeri. Un dato, quest’ultimo, che ci conforta e con gli adeguati aggiustamenti che effettueremo anche insieme a Ryanair, quel dato può essere incrementato».