Raggiungono livelli record i sequestri di cocaina nell’UE che, con oltre 300 tonnellate intercettate su base annua, ora superano quelli effettuati negli Stati Uniti, storicamente considerati il più grande mercato di coca al mondo. Fattore significativo che un simile traffico di enormi volumi viaggi in container marittimi attraverso i porti europei.
Secondo un recente studio condotto dall’Unione europea, più del 70% del traffico mondiale di polvere bianca viaggia in container e quindi nelle grandi navi porta-container che controllano questo traffico e si calcola che ben 75 porti europei siano utilizzati dai trafficanti, con forti diversificazioni anche nelle rotte e nelle modalità di occultamento della droga. Circa l’80% della cocaina sequestrata in Europa viene intercettata nei principali porti container dell’UE e sono due in particolare i porti europei che detengono il record di questi traffici: Anversa e Gioia Tauro.
Lo scalo calabrese è infatti uno degli snodi fondamentali per lo spaccio internazionale, basti pensare che ad aprile del 2023 e nei due anni precedenti solo nel capoluogo pianigiano sono state sequestrate ben 38 tonnellate di cocaina, circa il 93,7% di quella sequestra in tutta Italia. Oggi la percentuale dei sequestri è salita da una media dell’8-10% al 20-22%: significa che se sono state sequestrate 38 tonnellate potrebbero esserne passate indenni sul mercato italiano ed europeo quattro volte tanto.
Per combattere una piaga ormai endemica, nei mesi scorsi, l’UE ha lanciato l’alleanza dei porti europei anti- droga, un “network” contro un altro “network”, quello del narcotraffico internazionale, che mette insieme tutti gli attori che operano nei porti e le autorità nazionali e transnazionali che combattono la criminalità organizzata. .
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