Il mare è lì a portata di mano, sembra quasi poterlo toccare. A poche decine di metri ragazzi in canottiera e pantaloncini si sfidano sul playground, mentre tutto intorno i bambini saltano sulle giostrine e corrono felici; le mamme spingono i passeggini e gli anziani passeggiano con le mani dietro la schiena. Il recupero di un pezzo di città per troppo tempo abbandonato, e che torna ad essere vissuta, sta proprio in questa istantanea. Un’immagine che vale più di mille parole e di tanti proclami. Da ieri sera l’area del Tempietto è tornata a vivere, finalmente, dopo anni di degrado e altri in cui i lavori per il suo recupero sembravano non finissero mai. Invece, il sindaco Giuseppe Falcomatà, scortato dalla sua giunta e da tanti consiglieri comunali, ha potuto inaugurare questo nuovo spazio che è tante cose insieme: un luogo per fare sport, per fare giocare i bambini e i gli amici a quattro zampe, un posto per passeggiare e incontrarsi. In poche parole: un posto per vivere un pezzo di città bellissimo, con il mare che quasi lo si può toccare e vento dello stretto che soffia con costanza e che accarezza il viso. «È un altro centimetro riconquistato e riconsegnato alla città di un percorso molto lungo di restituzione di spazi degradati, di aree abbandonate, per la piena fruibilità dei cittadini, delle famiglie degli sportivi, degli anziani, dei giovani – ha dichiarato il sindaco – Sono tantissimi quelli che in queste settimane ci hanno manifestato curiosità e attenzione nel vedere rinascere questo luogo. Siamo molto contenti e orgogliosi di questo, ma è solo un tassello di un puzzle molto più ampio che vede la riqualificazione di tutto il fronte mare cittadino e che vuole vedere la nostra città trasformarsi da città sul mare a città di mare. Queste iniziative ci consentono di vivere la nostra città tutto l’anno, perché è un luogo che si presta a molteplici attività e per il clima e la bellezza dei luoghi è uno spazio che si presta a essere utilizzato tutto l’anno». Un’operazione, quella messa in campo dall’amministrazione comunale, che racchiude anche tanti significati simbolici. «In questo spazio – ha aggiunto Falcolatà - viene messa in mostra una parte dell’eccellenza del nostro territorio, della città e della sua storia, identità e tradizioni e la voglia di stare insieme. È altresì anche un luogo di ricordo e memoria: abbiamo installato l’albero della vita che ricorda i nostri fratelli morti nel naufragio di Cutro; è un luogo di memoria perché il playground ricorda un grande dello sport mondiale che ha mosso letteralmente i suoi primi passi non solo sportivi nella nostra città. Parlo naturalmente di Kobe Bryant, ma è il capo da basket è dedicato anche a sua figlia Gianna e a suo padre Joe Bryant. Abbiamo scelto l’8 agosto per l’inaugurazione perché 8 e 24 sono i numeri di Kobe. È un luogo, però, nel quale ricordiamo anche coach Gaetano Gebbia che ha suggerito e scelto il disegno del campo da basket e in suo onore abbiamo installato sulle gradinate del campetto uno dei vecchi seggiolini rimossi dal PalaPentimele». Una parte del discorso di Falcomatà è riservato alla tutela e al controllo dell’area della “nuova” area del Tempietto. «Non possiamo rassegnarci al fatto che la vigilanza la debbano fare gli altri – ha concluso il primo cittadino - Noi siamo convinti che il primo controllo lo faranno i cittadini vivendo questo luogo, ma allo stesso modo per la sicurezza dell’area e delle persone abbiamo installato 10 telecamere collegate con la questura e con il comando di polizia locale. Stiamo pensando, però, anche a forme di vigilanza privata». Foto Morabito