È stata fissata per giorno 8 novembre l’udienza preliminare davanti al Gup di Catanzaro a carico di 18 indagati per i quali la Procura Distrettuale Antimafia catanzarese ha chiesto il rinvio a giudizio per reati afferenti al traffico di sostanze stupefacenti ed altro. Nella richiesta di rinvio a giudizio dell’operazione “Stylos” i pubblici ministeri antimafia Corrado Cubellotti e Debora Rizza, della Dda di Catanzaro, contestano, in particolare, a carico di 10 indagati l’asserita appartenenza ad una narcoassociazione aggravata anche dalla disponibilità di armi che sarebbe stata operativa tra il Soveratese e l’alta Locride tra il novembre del 2016 e il novembre del 2019. Secondo l’ipotesi investigativa messa in piedi dai carabinieri, quindi, l’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti sarebbe radicata: «Con azione sistematica e perdurante, in aree dello basso ionio Catanzarese (specificatamente nella città di Soverato) – da ritenersi epicentro del traffico di droga – ma operante anche in Comuni del Reggino, in particolare, nei comuni di Stilo, Bivongi e Monasterace, con fonti di approvvigionamento stabili nelle province di Catanzaro e Reggio Calabria». Per i magistrati della Procura della Repubblica catanzarese un ruolo di primo piano, in qualità di promotori e organizzatori dell’associazione, sarebbe stato rivestito dagli indagati: Bruno Vitale, Cesare Cosimo Baldari, Moreno Vincenzo Crea e Antonio Condemi.