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Emodinamica al collasso, a Polistena mancano medici e infermieri. L'appello di Amodeo: "È l’ora della protesta"

«Ambulanze non medicalizzate, carenza di medici e di servizi di emodinamica: dallo stupore alla rassegnazione, sperando nella reazione e nella protesta da parte di tutti». A denunciare il problema della carenza di medici (soprattutto ospedalieri) e della carenza di risorse umane nella loro globalità, è Vincenzo Amodeo, direttore della Cardiologia/Utic e cardiostimolazione presso l’ospedale spoke di Polistena. «La crescita esponenziale delle malattie coronariche e le caratteristiche orografiche del territorio calabrese – sottolinea Amodeo – rendono sempre più urgenti e necessari i servizi di emodinamica, al fine di effettuare terapie salva-muscolo per queste malattie tempo-dipendenti, di cui si parla ormai da tempo immemorabile. Alle difficoltà derivanti dalla sempre maggiore frequenza di accessi nelle cardiologie sprovviste del servizio, si aggiunge la difficoltà a reperire posti letto disponibili nelle emodinamiche del territorio e oggi, ancor di più, la difficoltà ad avere ambulanze prontamente disponibili, con servizio medico a bordo per poter affrontare le emergenze aritmiche che sono la causa principale di morte improvvisa nelle patologie infartuali».
Ed ecco che arriva il rimedio peggiore del male: dai piani alti della sanità calabrese si dispone che le cardiologie che debbono effettuare il trasferimento devono creare un servizio di pronta disponibilità per medici e infermieri che dovranno accompagnare in ambulanza il malcapitato paziente. «Ma quali medici ed infermieri?" si chiede il dottore Amodeo.

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