L’imperativo è fare presto. Così mentre l’iter per la procedura concorsuale è ancora tutto in salita, l’Ente pensa di accedere alle graduatorie delle selezioni di altre pubbliche amministrazioni. Come? Attraverso la modifica del regolamento.
La Città Metropolitana deve arruolare circa 200 unità. Ma da mesi ormai tutto langue. Così si è deciso di intraprendere dei percorsi alternativi per tentare di superare i ritardi. Il reclutamento secondo i piani dell’amministrazione potranno avvenire tramite tre diverse operazioni: mobilità, graduatorie e concorsi. E in questa direzione si muove l’atto adottato dal primo cittadino metropolitano con cui si adotta il regolamento per l'utilizzo di graduatorie di Pubblici concorsi approvate da altri Enti. Una “riforma” scritta alla luce della normativa di riferimento e delle esigenze cristallizzate nel piano dei fabbisogni di personale. Attraverso questa operazione l’Ente conta di assumere circa 80 figure. E poi c’è il concorso, uno step complicato e dispendioso che l’Ente aveva avviato durante la stagione della pandemia, poi sono cambiate le disposizioni normative per lo svolgimento delle prove, non più da remoto. E quindi tutto da rifare.
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