Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

Per Reggio è l'anno zero del turismo: la spinta dell'aeroporto fa volare food e settore ricettivo

Il 2024 per la Reggio Calabria del turismo potrebbe essere definito l’anno zero. Un punto di partenza da cui iniziare a gettare le basi per qualcosa di più importante, di più grande. Mai come quest’anno la città è stata meta di turisti giunti in città non solo dall’Italia, ma anche da diverse parti del mondo. Uno scatto in avanti facilitato anche dal grande rilancio dell’aeroporto “Tito Minniti”, grazie all’approdo della compagnia low cost irlandese Ryanair che ha permesso di aumentare il flusso turistico dall’Italia e da diverse città europee. In attesa di avere i dati precisi sulle prenotazioni e pernottamenti in città nei tre mesi estivi, numeri che gli albergatori forniranno a Palazzo San Giorgio, si può comunque tracciare un primo bilancio. In molti casi, la disparità tra il volere e il potere è stata impietosa. Nel periodo più intenso di agosto, per esempio, anche in centro città si sono riscontrati problemi con la raccolta dei rifiuti. Ricevere frotte di turisti con l’immondizia nelle strade non è il miglior biglietto da visita per una città che vuole andare oltre il turismo di prossimità e diventare altro. Un’altra istantanea che fotografa le difficoltà della città è quella di alcune turiste tedesche affascinate dal tratto di mare offerto dal Parco lineare sud, ma sguazzano a mare a pochi metri da uno scarico fognario. Per non parlare delle difficoltà da parte dell’amministrazione comunale di regolamentare il servizio taxi e raccogliere tutti gli operatori sotto un unico numero di chiamata. Ma tant’è. L’estate 2024 di Reggio Calabria, però è stata anche quella dei tanti festival che sono riusciti a portare in riva allo Stretto tantissime persone. Anche su quegli spettacoli l’amministrazione Falcomatà intende costruire una parte dell’offerta turistica nell’immediato futuro, così come la conclusione delle opere lungo la costa cittadina, attrattore vero di investimenti e crescita sociale ed economica. Intanto, però, c’è chi ha tratto un immediato vantaggio da questo cambio di passo. Sono i commercianti, soprattutto quelli di determinate categorie.

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