Brogli a Reggio, gli indagati intercettati: "Va bene, non esageriamo allora. Inutilizzata la scheda del nonno"
Prende sempre di più consistenza l'ipotesi che nel settembre 2020, nel seggio 88 a Sambatello, furono consumati brogli nella corsa elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale. Ipotesi di reato al centro dell’indagine “Ducale”, l'operazione che ha portato sull'elenco degli indagati - con la posizione più delicata - il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giuseppe Neri, e il consigliere comunale del Partito democratico, Giuseppe Sera. Tra gli indagati - a piede libero e senza alcuna richiesta di misura avanzata dai Pm - anche il sindaco Giuseppe Falcomatà. Ricordando che non ha retto lo scenario dei collegamenti tra il fronte politico-elettorale con gli ambienti delle cosche o della ’ndrangheta - lo stesso Gip ha escluso l’aggravante mafiosa -; e che il quadro d'accusa è soltanto nella primissima fase delle indagini preliminari, ma la convinzioni della Procura antimafia e dei Carabinieri del Ros sullo scenario dei brogli elettorali nelle elezioni comunali del settembre 2020 hanno incassato una prima autorevole conferma da parte del Tribunale del riesame che ha escluso le esigenze cautelari ma ha contestualmente confermato «i gravi indizi di colpevolezza» per più indagati. Anche per i Giudici del riesame ci fu un preciso disegno per ottenere un paio di decine di voti a favore di candidati a Palazzo San Giorgio da favorire e senza che gli elettori, aventi diritto, si presentassero al seggio.