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San Luca, morto il guardiano del santuario di Polsi. In “servizio” da 62 anni

Giuseppe Giorgi era conosciuto da tutti come “Peppinu u tomatucu”

Dopo una lunga e complicata malattia che lo aveva minato nel corpo ma non nello spirito, si è spento Giuseppe Giorgi di anni 78, conosciuto dai pellegrini che frequentano Polsi come l'ultimo guardiano del santuario.
Meglio noto come "Peppinu u tomatucu", ha servito la Madonna e il santuario per circa 66 anni, dato che nella suggestiva cornice del vecchio monastero vi è arrivato per la prima volta quando aveva 16 anni, e, su insistenza del superiore don Antonino Pelle che aveva bisogno di un giovane lavoratore da iniziare al mestiere di mulattiere, perché non esisteva una strada carrabile e il santuario per tutte le sue necessità utilizzava dei muli, i suoi genitori decisero di lasciarlo in prova presso l'antico monastero.
A Polsi, Peppino non rimaneva solo nel periodo dei pellegrinaggi e della festa, cioè da giugno a settembre, ma vi rimaneva tutto l'anno. Tanto è vero che non sono stati pochi i periodi del lungo inverno in cui non è rimasto da solo a fare compagnia alla Madonna della quale è stata l'ultimo autentico e devoto guardiano. Una figura straordinaria con un fisico minuto ma gigante nell'anima, che a Polsi aveva accettato in tutta umiltà di fare i lavori più umili e faticosi, anche quelli solitamente invisi a tutti.
Una piccola macchina umana forgiata nella roccia, caricata con batterie indistruttibile la cui lunga giornata - dedicata alla raccolta della spazzatura, la pulizia delle viuzze del santuario, la cura dell'orto e la realizzazione di muretti a secco, le famose armacie delle quali era un autentico specialista - iniziava allo spuntare dell'alba per terminare al calare della notte più buia e quando i devoti di Polsi erano di già a letto.

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