Allarme immigrazione illegale in Calabria. Al porto “Delle Grazie” di Roccella, nella Locride, i quattro arrivi di migranti negli ultimi 6 giorni e i 19 sbarchi avvenuti negli ultimi cento giorni, hanno nuovamente acceso i riflettori sul fenomeno migratorio di massa. Negli ultimi 4 anni circa, il porto di Roccella, scalo prevalentemente turistico e peschereccio, è diventato la “Lampedusa della Calabria”: finora sono stati oltre 160 gli sbarchi di migranti di varie nazionalità per un totale di oltre 15mila persone giunte, in particolare lungo la cosiddetta “rotta turca”, nel solo territorio della Locride. Un’invasione di persone che anche, parecchie volte, con condizioni meteo-marine avverse, partono indisturbate dai porti della Turchia con obiettivi precisi: raggiungere, via mare, la costa ionica della Calabria per poi, per chi decide di andare via dall’Italia, sistemarsi definitivamente in Europa. Dietro tutto questo, c’è uno Stato, la Turchia, che oltre a scaricare il problema dell’immigrazione illegale sulle spalle dell’Italia, gioca, grazie anche ai mancati interventi dell’Unione Europea, con due mazzi di carte: fa finta, intascando cospicui finanziamenti, di fronteggiare la partenza illegale dai propri porti di centinaia e centinaia di barche a vela stracariche di migranti e si gira pure dall’altra parte (anche in questo caso ci sarà chiaramente un “ritorno” economico) al cospetto delle indisturbate organizzazioni criminali che nello Stato turco gestiscono ormai da anni lo stramilionario business dell’immigrazione clandestina.