San Luca, festa della Madonna di Polsi: migliaia di pellegrini e un solo medico... volontario
La polemica sul blocco dell’unica strada che consente l’accesso al Santuario di Polsi e lo smantellamento dell’area mercatale, hanno messo in secondo piano uno dei problemi più delicati e importanti che interessano il Santuario di Polsi soprattutto da giugno a tutto settembre: la presenza di un posto di guardia medica fisso, almeno nel periodo che va dalla metà di agosto al 14 settembre, giorno in cui si celebra la festa dell’esaltazione della croce simbolo nativo del Santuario. Negli anni passati, almeno fino al 2010, su richiesta del Comune di San Luca l’Asl di Locri apriva un presidio di guardia medica nel quale si alternavano diversi medici della provincia. A questi si aggiungeva il dottor Demetrio Caccamo, il quale in forma del tutto volontaria sceglieva di mettersi a disposizione dei pellegrini per tutta la durata della Novena, ossia dal 24 agosto al 2 settembre, giorno della grande festa. Quest’anno, come è già successo negli anni passati, i numerosi solleciti da parte della direzione del santuario e del Comune di San Luca sono stati ignorati dagli organi competenti, malgrado gli impegni presi dal Garante regionale per la salute Anna Maria Stanganelli che era salita di persona a Polsi per capire cosa fosse necessario fare. Il servizio soltanto nei giorni 1 e 2 settembre è stato garantito da due ambulanze private appartenenti al “Centro italiano protezione civile di Careri”, su richiesta della Questura di Reggio Calabria e del comune di San Luca. Due postazioni mobili adibite in un angolo dell’anfiteatro composte da tre infermieri e un medico, nella persona del dottor Domenico Giorgi, un devoto pellegrino di San Luca il quale ha esercitato per anni al Nord ma che una volta tornato in Calabria non perde occasione per mettere al servizio della gente e soprattutto di posti come il santuario di Polsi tutta l’esperienza e il sapere scientifico maturato.