Il provvedimento del dissequestro non è stato ancora formalizzato, ma manca davvero poco, è questione di ore». Il cantiere dei lavori di ristrutturazione dell’ex cinema Orchidea è pronto a ripartire. Così rassicura l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Francesco Costantino. E l’imperativo adesso è fare presto per tentare di recuperare i tre mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia che guarda adesso con più apprensione alla scadenza del 2026.
L’operazione da 4 milioni di euro con cui trasformare in un polo culturale un bene confiscato per anni avvolto dal degrado è finanziata attraverso i fondi del Pnrr e dei Patti per il Sud, e questo comporta rigidi paletti rispetto a tempi e rendicontazioni. Ma la breve storia di questa operazione che tanti entusiasmi ha alimentato ha registrato più battute d’arresto nell’arco di una manciata di mesi.
Il fermo del cantiere questa volta è stato determinato da problemi di sicurezza sul lavoro. Questo il motivo che ha portato i Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro a bloccare i lavori. Era il mese di giugno quando un cartello sulle barriere metalliche che delimitano l'area di cantiere annunciava il sequestro. «Nel primo step è stato adottato un intervento di dissequestro provvisorio per consentire la sistemazione delle attrezzature, poi è arrivato agosto». E questo ha ulteriormente rallentato l’iter burocratico. Adesso si dovrebbe cambiare passo. Ma anche in questa direzione pare che non si possa procedere speditamente. La fase più articolata sarebbe quella «delle demolizioni esterne, ma per procedere si dovrebbe chiudere il transito lungo Corso Matteotti». E in questo momento con l’imminenza delle festività mariane e dell’apertura della scuola si paralizzerebbe il traffico. E così si impone un cambio di programma: «Intanto procediamo con i lavori all’interno, poi contiamo di accelerare».
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