Le risorse da Roma sono arrivate. Quindi l’attesa per i pagamenti degli stipendi di maggio, giugno e del trattamento di fine rapporto dovrebbe avere i giorni contati. Forse si riuscirà a saldare le spettanze dell’anno scolastico 2023-2024 prima che suoni la campanella di inizio del nuovo. Ma le buone notizie rispetto al servizio finiscono qui. Il bando per l’affidamento per i prossimi tre anni infatti è al centro di un contenzioso al Tribunale amministrativo. Alla gara suddivisa in quattro lotti sono arrivate diverse proposte. La commissione ha eseguito una prima selezione individuando gli operatori ammessi, ma quelli esclusi hanno presentato ricorso, il Tribunale amministrativo ha “riammesso” le cooperative ma si è riservato di decidere sul merito. Il tutto mentre la campanella di inizio del nuovo anno scolastico suona in riva allo Stretto la prossima settimana. Quindi tutto lascia presagire che l’avvio del servizio subirà qualche slittamento. Ma l’anno scolastico per gli studenti reggini degli istituti comprensivi si annuncia carico di incognite e non solo per il servizio. La vicenda dei plessi infatti accende tensioni e apprensioni. Del resto i tempi erano davvero risicati e le previsioni davvero ottimistiche, visto che statisticamente le gare che finiscono con ricorsi al Tribunale amministrativo in riva allo Stretto sono davvero numerosi. Si dovrà attendere, ancora non si sa quanto, perché queste preziose figure possano tornare a garantire le prestazioni per i bambini disabili che rischiano l’emarginazione nei contesti scolastici.