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Insulti ricevuti sui social. Falcomatà in tribunale: "I leoni da tastiera quasi sempre finiscono in gabbia"

"Questa mattina in tribunale ho testimoniato come persona offesa all'udienza di un processo per diffamazione nato da una mia denuncia di qualche anno fa per continui e pesantissimi insulti ricevuti a mezzo social". E' quanto affermato in un post su Facebook da Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria.

"È la prima volta che questo accade. Non ho mai preso sul personale offese e invettive che ogni tanto leggo sul web, ma a un certo punto credo vada messo un argine.
In giro per i social si legge di tutto: commenti violenti, minacce di morte, insulti, litigi, invettive di odiatori seriali contro tutto e tutti. È una deriva preoccupante che non può rimanere impunita. E lo dico principalmente per i tanti bambini e ragazzi che ogni giorno assistono a questo indecoroso spettacolo pubblico. Ma che società gli stiamo raccontando? Cosa gli insegniamo? Che modello gli proponiamo?
Il web è uno strumento molto utile ma va usato con cura e responsabilità. Quello che scriviamo ha delle conseguenze: le parole, le foto e i video che postiamo diventano pubbliche e potenzialmente possono arrivare a chiunque. Io credo che il rispetto degli altri e di se stessi non debba mai venir meno, ancor piu di fronte ad una tastiera ed uno schermo che amplificano il nostro pensiero. Peraltro la gentilezza è una cosa assolutamente gratuita. Ed i leoni da tastiera quasi sempre poi finiscono in gabbia".

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