Un camice deturpato quando il medico non era in servizio. È il gesto esecrabile che è stato reso noto e denunciato pubblicamente dalla presidente dell’associazione ProSalus, Stefania Marino, subìto dalla fisiatra Di Vincenzo, in servizio alla Casa della Comunità di Palmi. «Oggi – rende noto Marino – in rappresentanza di ProSalus Palmi e Comunità Competente, insieme al coordinatore del Tribunale del malato-Cittadinanzattiva Palmi, Ettore Lucio, abbiamo visitato alcuni specialisti ambulatoriali che operano nella Casa della Comunità di Palmi. Abbiamo trovato ambienti molto confortevoli, medici motivati e pazienti soddisfatti!». Positiva, quindi, l’analisi della situazione riscontrata: «Finalmente, la percezione della medicina territoriale da parte degli utenti è positiva: la direzione intrapresa è quella giusta! Quel “verde giardino”, tanto auspicato da Rubens Curia, sta lentamente germogliando, coprendo il suolo arido di quello che un tempo sembrava un “deserto”». «Durante la visita – prosegue la nota di Stefania Marino – abbiamo espresso la nostra vicinanza alla dottoressa Di Vincenzo, fisiatra presso la struttura, che è stata vittima di un vile gesto, non fisico ma simbolico, da parte di ignoti: il suo camice è stato squarciato e deturpato con una penna sul lato sinistro, proprio in corrispondenza del cuore. La professionista ha prontamente denunciato l’accaduto alle autorità competenti. Un atto inaccettabile in una società civile».