Venti anni di reclusione sono stati inflitti dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria ad Antonio Massimo Condello, «capo e promotore» di una rete di pusher che smerciava droga (cocaina, marijuana ed eroina) nell’area della movida cittadina e nei pressi di istituti scolastici. Il processo, nato dall’inchiesta «Random» della Procura distrettuale antimafia, ha inoltre posto in evidenza i canali di rifornimento del gruppo criminale, alimentati dalle potenti cosche di Sant' Eufemia d’Aspromonte e di Sinopoli. I giudici hanno inoltre condannato a diciassette anni di reclusione Francesco Laurendi, mentre hanno assolto Silvia Lipari e Abdel Ghatoussi, condannati in primo grado, rispettivamente, a dieci anni e 4 mesi, e a un anno e sei mesi di prigione
Caricamento commenti
Commenta la notizia