Il fatto è confermato, ma uno degli esecutori materiali del delitto sembrerebbe essere diverso da quello individuato in un primo momento dalla Procura antimafia. Nuove rivelazioni del collaboratore di giustizia Davide Bilardi contenute in uno dei verbali di dichiarazioni che l’ex uomo della cosca Tegano sta rilasciando ai pm della Dda. In quello del 9 agosto, Bilardi ha ricostruito il tentato omicidio di Antonio Baggetta, agguato avvenuto a Reggio Calabria di fronte all’abitazione della vittima, il 17 maggio del 2017.
L’inchiesta “Atto quarto” è quella dove gli inquirenti ricostruiscono i particolari del tentato omicidio. Il racconto del pentito è quasi aderente a quella emersa nell’inchiesta, ma diverge in merito alla seconda persona che avrebbe partecipato all’agguato.
«Edoardo Mangiola mi parlò dell’agguato a colpi di arma da fuoco ai danni di Bagetta – ha affermato - Ho letto la vicenda sull’ordinanza custodiale, ma ne ero già a conoscenza per le confidenze di Mangiola. Edoardo Mangiola mi disse che gli era stato chiesto questo favore da un suo fraterno amico, che era l’elettricista Domenico Sartiano (il quale, a tal fine, aveva pagato 10.000 euro). Sartiano voleva vendicarsi della relazione che Bagetta aveva con la sua ex moglie. Sartiano chiese di gambizzarlo e non di ucciderlo».
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