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Chiusi i locali della Casa della Salute di Scilla, persino il vescovo resta... fuori dalla porta. Ma la visita era autorizzata

Erano in tanti ad attendere davanti allo “Scillesi d’America” il vescovo Fortunato Morrone, invitato dal comitato pro Casa della salute presieduto da Carolina Cardona a visionare le difficoltà che il grande bacino d’utenza vive da circa due anni dopo la chiusura.
Ad accogliere il vescovo il dottore Zimbalatti e Carmelo Versace, vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria. Ma durante la visita, per altro autorizzata nei giorni scorsi dalla dottoressa Lucia Di Furia, i presenti hanno trovato la porta della nuova struttura chiusa.
«C’è una politica – ha detto il vescovo – per quando riguarda la sanità che sta ristrutturando e pensando di fare un servizio buono. Se si chiudono i presidi territoriali mi sembra che non si viene incontro a quello che sono le esigenze immediate di noi tutti. Da parte mia faremo un appello, la sensibilizzazione da parte di noi vescovi c’è stata anche nel passato e vedremo di fare un passo in più.».
Versace ha parlato di «mancanza di rispetto per sua eccellenza e i cittadini. È assurdo e paradossale che rispetto a una iniziativa programmata ci troviamo nell’impossibilità di visionare locali che non sono della Di Furia e nemmeno della Regione, ma di una comunità privata dei suoi spazi».

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