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Sgombero della darsena del porto di Gioia Tauro, chiesto l’accesso agli atti

Sgombero dei diportisti considerati “abusivi” dallo specchio d’acqua della darsena “Marinai d’Italia” del porto di Gioia Tauro destinato in concessione all’associazione di componenti delle forze dell’ordine “Il Maestrale”: arriva l’ufficiale richiesta di accesso agli atti nell’interesse degli stessi diportisti, raggruppati nelle associazioni “Maria SS di Porto Salvo”, “Pescatori Sportivi Gioia Tauro” e “Fisherman’s”.
L’avvocato Giacomo Saccomanno, con formale istanza indirizzata anche al ministero delle Infrastrutture, ai sindaci di Gioia e San Ferdinando, ai componenti del Comitato di gestione portuale, alla Capitaneria di Porto e all’Authority, ha diffidato quest’ultima a trasmettere copia integrale del fascicolo della concessione per accertare la correttezza della procedura.
Saccomanno rileva come non sia stato comunicato o notificato alcun provvedimento di sgombero ai singoli soci e proprietari delle imbarcazioni e quindi l’avviso sarebbe da ritenersi del tutto illegittimo. «Gli istanti – evidenzia Saccomanno – rappresentano decine di diportisti e pescatori che, da oltre trent’anni, hanno ormeggiate le proprie imbarcazioni nella darsena “Marinai d’Italia”. Il 9 luglio scorso – continua – è stato apposto su dei pali un avviso con diffida per la “rimozione e sgombero delle suddette unità entro e non oltre il 31 luglio 2024”; più volte i presidenti e i soci delle indicate associazioni hanno chiesto di poter interloquire con il responsabile del procedimento o con il presidente dell’AP, ricevendo dapprima dei rinvii e poi un netto rifiuto».

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