Reggio

Domenica 06 Ottobre 2024

’Ndrangheta e brogli elettorali a Reggio? Discussi tre ricorsi della Procura

C'è stata una commistione tra chi avrebbe raccolto voti nella frazione Sambatello e presunti esponenti della ’ndrangheta che opererebbero nella stessa area a nord della città a tal punto, come sostiene l'accusa, da consumare il reato di scambio elettorale politico-mafioso? E con il loro presunto modus operandi tenuto nelle elezioni elettorali del 2020 - alle Comunali e alle Regionali - si configura l’aggravante mafiosa, quindi l'aver agito con l'intenzione di agevolare e favorire la mafia locale, nell'opera di sostegno elettorale e raccolta voti, a carico di politici candidati da parte di chi avrebbe cooperato nella consumazione dei brogli elettorali che per gli inquirenti sarebbero avvenuti nel seggio elettorale “88” a Sambatello? Proprio su questi due tematiche, delicatissime e di estrema rilevanza tecnico-giuridica, si è sviluppata l'udienza davanti al Tribunale della libertà per tre indagati di “Ducale”, tre posizioni nevralgiche nell'indagine dei Carabinieri: Daniel Barillà (difeso dall'avvocato Marco Gemelli), dinamico ed intraprendente esponente del Partito democratico che a Sambatello e nella Vallata del Gallico, dove risiede ed opera imprenditorialmente, avrebbe girato il proprio pacchetto personali di voti a candidati di sinistra e di destra; lo stesso l'imprenditore con la passione per la politica che dopo aver subito nei primissimi giorni di “Ducale” la misura degli arresti domiciliari oggi risponde a piede libero (gravato solo dall'obbligo di firma) come deciso dai Giudici del riesame; Domenico Araniti (difeso dagli avvocati Giovanna Beatrice Araniti e Marco Gemelli), ritenuto tra i vertici della cosca di ’ndrangheta di Sambatello; e Martina Giustra (difesa dall'avvocato Giuseppe Nardo) una delle scrutatrici dell'ormai famoso seggio elettorale di Sambatello dove qualche voto fantasma, stando alle conversazioni degli stessi indagati intercettati dagli investigatori dell'Arma, ci sarebbe stato a beneficio di quegli stessi candidati adesso coindagati di “Ducale”.

leggi l'articolo completo