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Assaliti, picchiati e rapinati in casa a Montebello Jonico, georgiano condannato a 17 anni

Non solo è stato riconosciuto colpevole, in concorso con altri tre balordi ancora oggi in fuga all'estero, di aver partecipato ad una barbara rapina in casa di una famiglia di Montebello Jonico, ma la pena inflitta dal Tribunale ha addirittura superato la richiesta di condanna avanzata dal Pubblico ministero. Sconterà 17 anni di carcere (l'accusa ne aveva chiesti 15) il georgiano Dato Adeishvili Tavartkiladze, classe 1991, uno dei quattro (altri due citati a giudizio - 34 anni il primo, 27 anni il secondo -; senza identità la quarta persona) componenti la gang che ha aggredito, picchiato e derubato fin dentro casa l'ex datore di lavoro, Giovanni Pio, la moglie, la figlia, il genero e alla presenza di un bimbo di pochi mesi. Una rapina per rubargli soldi ed oggetti preziosi che custodivano in casa, i risparmi frutto di lavoro e sacrifici.
Mano pesante dei Giudici - presidente del collegio la dottoressa Silvia Capone, a latere le colleghe Pina Porchi e Carla Costantino - così come avevano chiesto, invocato e confidato, i difensori di parte civile, gli avvocati Giacomo Iaria e Francesco Giorgio Arena, che hanno rappresentato le vittime. L'unico imputato è stato interdetto «in perpetuo» dai pubblici uffici e «legalmente durante l'espiazione della pena»; lo stesso georgiano sarà espulso dal territorio nazionale dopo che la pena sarà scontata. Il Tribunale ha inoltre condannato il 34enne dell'Europa dell'Est al risarcimento dei danni patiti dalle parti civili «da liquidarsi in separata sede» dopo aver già quantificato una significativa provvisionale. Tra novanta giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza.
A carico di Dato Adeishvili Tavartkiladze la condanna per rapina e tentato omicidio con le aggravanti delle sevizie e della crudeltà, di aver approfittato delle circostanze di tempo e luogo, di aver infierito su persona minore.

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