La sezione giurisdizionale per la Calabria della Corte dei Conti, all’esito dell’udienza per la discussione nel merito della contestazione di un presunto danno erariale per oltre 5 milioni di euro, ha condannato, fra gli altri, anche Domenico Lucano, attuale europarlamentare e sindaco di Riace. Coinvolto nel processo “Xenia”, lo stesso amministratore è stato condannato a 18 mesi un sede penale, con pena sospesa, per un’ipotesi di falso (si attende la decisione della Corte di Cassazione, già stabilita per il 6 novembre, anche sul ricorso presentato dalla Procura di Reggio Calabria).
La vicenda scaturisce da asserite irregolarità negli affidamenti per la gestione dei centri di accoglienza dei migranti, per il periodo che va dall’aprile 2011 al dicembre 2012.
Tra le disposizioni stabilite dai magistrati della Corte dei Conti di Catanzaro (Luigi Cirillo presidente e relatore, Carlo Efisio Marré Brunenghi e Guido Tarantelli referendari) si riporta la condanna a carico di Domenico Lucano, in solido con altri convenuti, al pagamento di complessivi 531.327,65 euro, in favore della presidenza del Consiglio dei Ministri».
Per quanto riguarda Riace i magistrati hanno respinto la domanda nei confronti di Giuseppe Gervasi, ex amministratore, difeso dall’avv. Salvatore Zurzolo.
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