Tredici persone sono state raggiunte da un avviso di garanzia notificato nei giorni scorsi dal personale della Polizia di Stato per conto della Procura di Locri, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura presso il Tribunale di Catanzaro che ipotizza, a vario titolo e con modalità differenti, l’operatività di un’associazione per delinquere avente lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, in particolare truffa, ricettazione e riciclaggio di autovetture destinate ad essere rivendute a ignari compratori. In questo contesto si sarebbero concretizzati anche i delitti di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, sostituzione di persona e attribuzione fittizia della titolarità di veicoli al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione consentendo a due soggetti, appartenenti a una famiglia ritenuta satellite del clan Commisso di Siderno, di poterne fruire e non subire provvedimenti di sequestro. Tra gli indagati ci sono anche dei titolari e dipendenti addetti alle vendite di due autoconcessionarie con sede una nella Locride e l’altra nel Catanzarese, che sono indagati nella qualità di promotori in quanto avrebbero pianificato l’attività del gruppo con dei compiti differenti ma connessi tra di loro, ad iniziare da quello di un addetto alle vendite di una concessionaria del catanzarese.