“Ri-generare Arghillà, costruire comunità”, scoperte a Reggio calabria le targhe e la mappa di quartiere
Il viaggio di “Ri-generare Arghillà, costruire comunità”, dopo la firma del protocollo a palazzo San Giorgio grazie al progetto F.A.T.A. che vede insieme il Comune di Reggio Calabria, il Consorzio Ecolandia e la Chiesa Valdese, è proseguito nel quartiere nord della città dello Stretto grazie al taxi sociale del progetto. Un percorso che si è snodato lungo le strade di Arghillà per scoprire l’installazione delle targhe toponomastiche, fino alla posa in opera della targa di Piazza Integrazione dei Popoli che ha visto il finale con la scopertura della Mappa di quartiere realizzata nei giorni precedenti nel corso di un workshop coi cittadini residenti di Arghillà Nord guidati dalle maestranze di Parco Ecolandia. Si tratta dell’ultima di 40 targhe toponomastiche posizionate che danno finalmente nome alle vie del quartiere. Sarà poi attivato un qr code per far conoscere a chi è le strade sono state intitolate. Un segnale importante, come sottolineato nel corso della mattinata, è stato il fatto che le opere finora realizzate sul territorio non sono state toccate. Dopo la firma nel Salone dei Lampadari Italo Falcomatà, alla presenza del sindaco Falcomatà e del prefetto Vaccaro, alla successiva cerimonia hanno preso parte il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Marra, l'Assessora al Welfare Lucia Nucera ed il Consigliere Giuseppe Giordano. Come ha chiarito il presidente del Consiglio comunale Enzo Marra: «Oggi ci troviamo di fronte a un simbolo di speranza perché dietro c’è un lavoro di squadra che, grazie al progetto Fata si è concretizzato. Non sono solo delle targhe, ma molto di più. Oltre a rappresentare qualcosa questi pannelli, fatti su legno, creati da ragazzi della comunità di Arghillà che si adoperano per il proprio quartiere, mostrano che quando si lavora in rete i sogni si avverano». E l’assessore comunale alle Politiche sociali e Welfare, Lucia Anita Nucera ha specificato: «È una bella sinergia tra istituzioni, associazioni ma anche tra religioni perché c’è la chiesa Valdese e la chiesa Cattolica e questo lavoro si fa per tutti. Dal 2014, e negli anni a seguire, l’Amministrazione Falcomatà ha fatto un grande lavoro su Arghillà. Sicuramente c’è ancora molto da fare, ma i risultati sono arrivati. Il bello deve nascere da loro, dalle persone. Non bisogna arrendersi di fronte agli atti vandalici che si sono susseguiti, serve restare uniti per la rinascita di questo territorio».