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Reggio, rapinatori seriali trovati con sette cellulari e materiale da scasso. Tra le vittime anche un prete

Beccati due ladri seriali a Reggio Calabria. Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno fermato un 43 enne ed un 23 enne, entrambi di nazionalità georgiana, ritenuti gli autori di rapina ai danni di un sacerdote e di diversi furti aggravati in abitazione, eseguiti nelle ultime settimane nella zona sud della città.  La meticolosa attività d’indagine, resa possibile anche grazie a continui appostamenti, ha permesso ai poliziotti delle Volanti di individuare l’abitazione degli indagati e di bloccarli tempestivamente mentre la raggiungevano. Una volta fermati, i due sospetti hanno dapprima finto di non comprendere la lingua italiana, per poi tentare di distogliere l’attenzione degli operatori dal luogo verso il quale si stavano dirigendo, ribadendo più volte di trovarsi in zona solo per una passeggiata. I poliziotti hanno raggiunto l’abitazione individuata come base dei due e luogo di deposito della refurtiva, individuando al suo interno la donna, complice del terzo furto, anch’essa intenta a sviare gli investigatori, ed anche il complice del primo furto, che aveva tentato di nascondersi.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto, in ogni stanza dell’appartamento, una consistente quantità di oggetti atti allo scasso, come chiavi “bumping” per l’apertura di porte blindate, grimaldelli, carte sagomate per il rilevamento delle impronte digitali, pinze, cacciaviti ed un flex, nonché un’ingente quantità di gioielli in oro e argento, orologi di valore, banconote di vario taglio per un totale di 1800 euro, nonché 7 telefoni cellulari con diverse sim di telefonia mobile.

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