Reggio Calabria, la Corte d’Appello ha assolto l'imprenditore Gianni Remo e il fratello Pasquale
La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto l'imprenditore Gianni Remo, molto noto in città perché vice presidente della Reggina negli anni d'oro dei nove campionati di calcio in serie A, e il fratello Pasquale Remo anche dalla pesante accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Per i fratelli Remo assoluzione con formula ampia "perché il fatto non sussiste". Assoluzione come anche richiesto dsl procuratore generale di Reggio Calabria. Si conclude per loro una vicenda giudiziaria iniziata nel 2013. Gianni e Pasquale Remo erano stati condannati in primo grado a 15 anni, in Appello a 6 anni, prima che la cassazione annullasse le precedenti imputazioni e rinviasse per il concorso esterno in associazione mafiosa. L'avvocato Antonino Curatola, difensore di Gianni Remo: "Finalmente si è concluso con esito assolutorio per insussistenza dei fatti la vicenda processuale che aveva visto coinvolto il signor Gianni Remo, ex vice presidente della Reggina calcio. Questo difensore non può che essere soddisfatto per la decisione presa dalla Corte di appello di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta formulata anche dal procuratore generale di assoluzione, ponendo fine ad una vicissitudine drammatica sia personale che familiare!"