Reggio

Martedì 05 Novembre 2024

Tentato omicidio di Carmelo Gioele Mangiola a Reggio Calabria: davanti al Gup cinque indagati

Udienza preliminare per il ferimento di Carmelo Gioele Mangiola e la sparatoria del 13 ottobre 2023 nel cuore del quartiere Ravagnese, a poche decine di metri dall'aeroporto. Domani i cinque indagati si ritroveranno davanti al Gup, Giuseppina Laura Candito, nelle aule del Palazzo di giustizia al Cedir. Solo due rispondono del ferimento in stile far west dell’uomo colpito con alcuni colpi di pistola calibro 7,65 «al volto e al collo»; i restanti tre sono accusati di favoreggiamento ai presunti aggressori spariti nel nulla e ricercati per settimane e settimane dai militari della Guardia di Finanza che hanno condotto le indagini. Secondo le conclusioni del procuratore aggiunto Walter Ignazitto e del sostituto antimafia Nicola De Caria, del tentato omicidio rispondono Emilio Minniti (Melito di Porto Salvo 51 anni) e Paolo Paleologo (Reggio Calabria, 45 anni): «in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati», sarebbero entrati in azione «in modo non equivoco a cagionare la morte di Mangiola Gioele Carmelo». Ed ancora secondo la ricostruzione investigativa «dopo aver inseguito a bordo dell'autovettura “Fiat Multipla” condotta da Minniti e con a bordo il Paleologo con compiti di supporto; e raggiunto l'autovettura fuoristrada “Hyundai Galloper” con a bordo il Mangiola, esplodevano diversi colpi di pistola, almeno quattro, contro quest'ultimo (Minniti quale materiale esecutore e Paleologo quale concorrente materiale e morale) e lo attingevano al capo e al volto». Contestata l’aggravante mafiosa: per il pool antimafia si tratta di «fatto commesso allo scopo di agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso denominata "cosca Ficareddi"». In tre indagati per un coinvolgimento secondario nell'indagine, senza alcun collegamento con la sparatoria: si tratta di Emilio Tripodi (Reggio, 36 anni); Terenzio Minniti, (Reggio, 40 anni); Annunziato Vadalà, (Reggio 43 anni).

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