Il territorio della Calabria diventa un laboratorio di ricerca. Un campo di studio e attività scientifiche condotte da diversi anni, da un gruppo di ricercatori che opera ai dipartimenti di Agraria e Diceam dell’Università Mediterranea per mettere un argine agli effetti dei fenomeni naturali che combinati all’intervento dell’uomo possono generare catastrofi. Del resto la storia del territorio è costellata di sismi, maremoto, incendi boschivi, alluvioni.
L’approccio scientifico è quello della comprensione e l’interpretazione degli eventi potenzialmente disastrosi. L’obiettivo è individuare le più appropriate metodologie per la loro previsione e, al tempo, definire e pianificare le migliori iniziative e strategie di difesa e di mitigazione. Grazie ai progressi della conoscenza si è potuto ricostruire la magnitudo dei principali eventi estremi (idrologici, tsunami, fran), analizzare diversi scenari con effetti combinati e sovrapposti, valutare le implicazioni sul continuum Bacino-Costa (portate di piena, alluvioni, mareggiate, erosione costiera) e verificare l’efficacia delle opere (intensive ed estensive) per la messa in sicurezza del territorio.
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