Colpo alla 'ndrangheta di Platì, sequestrati 6 milioni di euro al boss Rosario Barbaro VIDEO
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Beni per sei milioni di euro sono stati sequestrati al boss Rosario Barbaro, di 84 anni, ritenuto il capostipite dell’omonima cosca di Platì. Al termine delle indagini patrimoniali eseguite dalla Direzione investigativa antimafia, il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su proposta del procuratore Giuseppe Lombardo e del direttore della Dia. Titolare di fatto di numerosi fabbricati, terreni ed importanti attività commerciali, secondo gli inquirenti, Barbaro, detto «Rosi da Massara», riveste un ruolo apicale all’interno di una famiglia di 'ndrangheta di Platì la cui attività si estende su tutto il territorio nazionale, nonché all’estero. Già destinatario nel lontano 1965 di un decreto di appartenenza ad associazione mafiosa a firma dell’allora questore di Reggio Calabria, nel corso dell’ultimo cinquantennio Barbaro ha rivestito un ruolo via via crescente nell’ambito della consorteria criminale, sino ad essere stato indicato univocamente quale vertice della stessa. La sua figura criminale è stata oggetto di svariate operazioni di polizia giudiziaria che hanno interessato il versante ionico della provincia reggina. In particolare, Rosario Barbaro è stato coinvolto nelle operazioni «Reale», «Marine», "Mandamento Ionico» e «Saggezza» e condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso.