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Locri, ascensore rubato al teatro. Condannato solo Sainato

Tre anni di carcere e danni da risarcire al Comune. Assoluzione per Macrì, Mollica e Monteleone

Il processo relativo alla vicenda del “Teatro comunale al chiuso” di Locri, che si è fondato sugli esiti investigativi della Guardia di Finanza del Gruppo di Locri, si è concluso con una condanna, una prescrizione e quattro assoluzioni.
Nella tarda serata di giovedì il giudice Rosario Sobbrio, al termine della camera di consiglio seguita alla discussione delle parti, ha riconosciuto provata l’ipotesi sostenuta dalla Procura di Locri del reato di concorso in furto, in relazione all’avvenuto scollegamento, «al fine di trarre ingiusto profitto» della piattaforma elevatrice marca ThyssenKrupp Ceteco srl, modello OR 03, matricola 9925698 di proprietà del Comune di Locri, che era installata nel teatro comunale al chiuso, successivamente montata presso l’abitazione di privati dietro la corresponsione della somma di 7 mila e 500 euro.
Un reato per il quale il giudice ha condannato Domenico Sainato alla pena di 3 anni di reclusione, con applicazione della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni e al risarcimento dei danni in favore del comune di Locri, che si è costituito parte civile, da liquidarsi in separata sede, con la previsione del pagamento di una provvisionale di 10 mila euro.

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