Le dinamiche della cosca Libri di Reggio Calabria ricostruite dal pentito Filocamo
Il dibattimento “Libro nero” riprenderà dalla testimonianza del collaboratore di giustizia Daniele Filocamo, un passato da esponente (con ruolo tutt'altro che apicale) della cosca Serraino e tra i fedelissimi di Maurizio Cortese (anche lui collaboratore di giustizia dopo essere stato il leader delle giovani leve del clan con base operativa a San Sperato). Sarà proprio il collaboratore di giustizia a sfilare davanti al Tribunale collegiale su disposizione della Procura antimafia il 6 febbraio del 2025, quando il processo “Libro nero” ritornerà all'Aula bunker. Con l’inchiesta “Libro nero” il pool antimafia ha colpito le gerarchie apicali della cosca Libri e i presunti collegamenti e sinergie con il mondo della politica e delle professioni cittadine. Come già fatto nelle precedenti udienze dai pentiti Enrico De Rosa e Roberto Moio, toccherà anche a Daniele Filocamo rafforzare il quadro d'accusa degli inquirenti sule dinamiche criminali della cosca Libri, tra le più potenti della città con un posto riconosciuto nel “direttorio” mafioso della città, e le relazioni intessute negli anni con il mondo della politica, delle istituzioni, dell'imprenditoria, delle professioni.