«La 'ndrina Libri? Storicamente riconosciuta come cosca del territorio cittadino». Le motivazioni del processo d’appello
Un'altra sentenza per confermare »l'esistenza e l'operatività» a Reggio città della 'ndrina Libri, una delle quattro anime criminali che secondo il pool antimafia avrebbero composto il direttorio di 'ndrangheta egemone nel centro storico. Come si legge nelle motivazioni della sentenza, anche la decisione della Corte d'Appello nel processo con rito abbreviato “Libro nero” rafforza questa verità storico-giudiziaria: «La sentenza di primo grado per sostenere l'esistenza dell'associazione mafiosa ha fatto ampio riferimento alle risultanze di precedenti procedimenti che hanno riguardato la cosca Libri, riconoscendola storicamente come cosca di ‘ndrangheta operante nel territorio reggino. Poiché nessuno degli appellanti mette in discussione l'esistenza dell’associazione mafiosa, è qui sufficiente rinviare alla ricostruzione contenuta nella sentenza di primo grado, limitandosi a richiamare sinteticamente i tratti fondamentali di tale ricostruzione». Operazione “Olimpia”: «L’esistenza della cosca Libri è stata affermata per la prima volta nell’ambito del procedimento “Olimpia”, definito con sentenza della Corte di assise di Reggio Calabria del 19 gennaio 1999. Con tale sentenza è stato riconosciuto che la cosca in questione aveva partecipato alla seconda guerra di mafia, scoppiata tra il 1985 e il 1991, iscrivendosi nello schieramento facente capo alla famiglia De Stefano. La sentenza di questa Corte del 15 febbraio 2011, nel procedimento “Testamento”, ha accertato la permanente operatività dell’associazione Libri fino al luglio 2007. Secondo tale sentenza al vertice della cosca vi era Pasquale Libri, mentre Antonino Caridi aveva il compito di gestire per conto dell’associazione il territorio del quartiere di San Giorgio. La sentenza ha individuato in Pasquale Libri il capo incontrastato della famiglia, specie dopo il decesso del fratello Domenico con il quale aveva in precedenza condiviso la direzione della cosca. La sentenza del 30 novembre 2011, di parziale riforma di quella emessa nel giudizio ordinario dello stesso processo “Testamento”, ha ribadito resistenza della cosca. Il processo “Alta Tensione”, definito con sentenza di questa Corte del 14 aprile 2014, ha ribadito l’esistenza di un’associazione mafiosa facente capo alla famiglia Libri, individuando la cosca operante nel quartiere di San Giorgio, denominata “Borghetto-Caridi-Zindato”, come un’articolazione della medesima famiglia. La sentenza di questa Corte del 9 dicembre 2021, emessa nell’ambito del procedimento “Theorema-Roccaforte”, ha confermato 1’esistenza della cosca Libri fino al 31 luglio 2018».