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Reggio Calabria: in aula il video del pestaggio in carcere, detenuto napoletano vittima di violenze

Anche un video di quella giornata infernale vissuta all’interno del carcere “San Pietro” per ricostruire il presunto pestaggio, tra botte e violenze in sequenza, subite dal detenuto napoletano Alessio Peluso. Le immagini della video sorveglianza interna non solo faranno parte del fascicolo del dibattimento ma saranno al centro della prossima udienza in programma lunedì in Tribunale, quando saranno proiettate in Aula, per poi essere analizzate ed argomentate da uno dei poliziotti della Squadra Mobile che ha lavorato con il pool investigativo. Un video per capire come si sarebbe sviluppata la “spedizione” ai danni del giovane campano arrivato da pochi giorni nella casa circondariale reggina dopo l’ennesimo “allontanamento” da più istituti penitenziari italiani (proveniente da Rebibbia, prima di Reggio era passato a Lecce, Secondigliano e Frosinone) proprio per i suoi atteggiamenti e comportamenti provocatori, minacciosi addirittura aggressivi e violenti. Alessio Peluso, come sostiene il collegio di difesa dei 12 imputati principali, avrebbe non solo provocato gli agenti della Penitenziaria in servizio ma anche minacciato un paio di operatori pretendo che gli venissero consegnati degli effetti personali che secondo la sua convinzione si rifiutavano di fornire, fino all'evento che ha fatto degenerare la contrapposizione: essersi impossessato di un televisore dalla saletta degli agenti.
Lunedì in Tribunale si ritornerà indietro con la mente e la memoria al 22 gennaio 2022, un pomeriggio di botte e violenze tra, spazi comuni, corridoi e celle del plesso “San Pietro” quando Alessio Peluso fu anche picchiato dagli agenti della Polizia penitenziaria costretti ad intervenire in forze, e con metodi particolarmente bruschi da fare ipotizzare agli inquirenti il reato di tortura, per rimettere ordine e riportare la calma tra i detenuti. Del gruppo dei napoletani, e campani, che seguivano come un capo autorevole lo stesso Alessio Peluso.

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