La ferrovia al porto di Gioia Tauro viaggia su un binario sempre più morto. O almeno questo sembra essere l’esito dell’ultima (la seconda) procedura di gara dell’Autorità di Sistema portuale per assegnare in concessione il servizio di manovra ferroviaria sia dentro il terminal e sia nel raccordo con la rete di collegamento esterna. Ma riavvolgiamo il nastro per capire di cosa stiamo parlando: nella scorsa estate l’ente guidato dal presidente Andrea Agostinelli, che ha sempre spinto per una diversificazione delle attività di un porto da sempre vocato al solo transhipment, aveva pubblicato una procedura per affidare il servizio di manovra ferroviaria con una concessione di durata triennale da 4,5 milioni di euro. Nonostante l’importante cifra messa sul piatto nessun operatore economico del settore aveva deciso di presentare l’offerta e quindi si è deciso di tentare una nuova strada con una procedura negoziata senza la pubblicazione di una vera e propria gara. Niente da fare, però, perché anche in questo caso nessuno intende attivare il servizio.