È stato un “no” condiviso di fronte alla programmata proiezione in Tribunale delle immagini della video sorveglianza interna alle carceri “San Pietro” che hanno immortalato le fasi nevralgiche delle violenze subite dal detenuto napoletano Alessio Peluso ad opera di un gruppo di agenti della Polizia penitenziaria. Su richiesta delle difese, i Giudici hanno ritenuto non decisiva la trasmissione in Aula di ogni minuto e tutti i singoli passaggi che hanno poi condotto al presunto pestaggio che costituisce oggi il cuore dell'accusa. Il video faceva già del fascicolo dibattimentale e sarà visto ed analizzato dal collegio giudicante in fase di decisione. Resta agli atti del processo la relazione degli investigatori della Squadra Mobile che hanno ricostruito anche con le immagini acquisite nel carcere “San Pietro” la giornata infernale del 22 gennaio 2022, quando al culmine dell'ennesima esternazione di violenta contrapposizione tra detenuto e agenti della Penitenziaria si passò alle maniere forti a tal punto da ipotizzare il reato di pestaggio. La relazione di servizio di quella giornata di botte, violenze, minacce e prove di forza si potrebbe sintetizzare in due fasi intrecciate tra di loro. Un vero e proprio botta e risposta.