C’è un incremento di oltre quattro punti in percentuale in tre anni della produzione di rifiuti urbani e raccolta differenziata in Calabria che è passata così dal 52,04% (2021) al 56,28% (2023). Tra le province con maggiori progressi, si colloca la Città mentropolitana di Reggio Calabria che sale dal 36,19% (2021) al 44,05% (2023). E nel contesto del territorio metropolitano, la Locride ha dimostrato di differenziare sempre di più e meglio i rifiuti, secondo quanto emerso dalla lettura analitica del report Arpacal 2024 (relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti del 2023) pubblicato da poco, che ha incoronato ancora una volta Ardore come “regina” della differenziata” nel versante ionico del territorio metropolitano. Il dato del 75,97% del 2023 è sostanzialmente invariato rispetto al 76,07% dell’anno precedente, rimasto costante anche durante le parentesi di gestione commissariale, segno che l’attenzione alla corretta differenziazione dei rifiuti fa ormai parte del costume quotidiano dei cittadini ardoresi.
Secondo posto per Siderno, con la percentuale certificata dall’Arpacal del 69,43%, un dato mai raggiunto nella storia del centro più popoloso della Riviera dei Gelsomini. Qui a raccolta dei rifiuti sta dando risultati incoraggianti, con un inevitabile aumento anche della capacità di riscossione dei tributi che nel caso della Tari, come affermato dalla sindaca Fragomeni «oggi sono meno pesanti per tutti i cittadini».
Terza in classifica la veterana Roccella Jonica, primo Comune a realizzare la raccolta differenziata nella zona che registra una leggera flessione raggiungendo una percentuale del 69,10% rispetto al 71,24% del 2022.
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