«La drammatica situazione sanitaria che si vive nella “Città della Piana” è al massimo livello di saturazione; la comunità da troppo tempo viene privata del diritto alla salute a causa di tagli strutturali, mala gestione, carenze di personale medico, paramedico e cronica mancanza di visione programmatica».
Così l’associazione “Città della Piana” presieduta da Armando Foci, nel preannunciare l’avvio di forme di protesta con il coinvolgimento di organizzazioni sociali, culturali e produttive. Il sodalizio analizza, poi, le specifiche criticità partendo dalla mancata realizzazione del nuovo ospedale della Piana che «conferma notevoli difficoltà logistiche e realizzative per evidenti e campanilistici errori commessi in passato ai danni dei cittadini».
Altri punti dolenti: l’emigrazione sanitaria che sottrae ingenti risorse regionali e l’evidenza che l’unico ospedale, Polistena, non può reggere alle richieste per patologie urgenti e gravi relative a un bacino d’utenza, la Piana, superiore ai 170 mila abitanti.
«La popolazione – sottolinea una nota dell’associazione – vive questi disagi con crescente nervosismo, constatando che la rappresentanza politica dimostra di avere scarsa o nulla attenzione per il territorio e insufficiente capacità di individuare e risolvere problemi che riguardano un settore strategico. Il reclutamento dei medici cubani, professionisti validi e disponibili, denota in ogni caso un totale fallimento del sistema e non una nota di merito. L’emigrazione dei nostri professionisti – prosegue la nota del sodalizio – dipende essenzialmente dall’organizzazione dei comparti lavorativi, dalla capacità che le strutture sanitarie offrono in termini di modernità dei reparti e di attrezzature, ma anche dal basso livello della qualità della vita che si registra nel nostro territorio».
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