
«Non è stato evidenziato un apprezzabile aumento dei parametri relativi a sostanze nocive escludendo, pertanto, possibili rischi per la popolazione». Sulla base delle comunicazioni di Arpa Calabria anche il Governo chiude il caso del megaincendio divampato lo scorso 13 luglio, a Palmi, nel deposito Poly2Oil, impianto di conferimento per la raccolta differenziata che raccoglie rifiuti e imballaggi, che si è protratto per diversi giorni e i cui fumi hanno interessato la Piana di Gioia Tauro su un'area di circa cinquemila metri quadri.
Ed è la sottosegretaria al Ministero dell'Interno Wanda Ferro a chiarire il quadro, in risposta a un'interrogazione del deputato della Lega Domenico Furgiuele, che chiedeva «quali iniziative» intenda il Governo adottare affinché «in casi come quello esposto siano tempestivamente presi tutti i provvedimenti, previsti dalla normativa vigente, al fine di garantire una migliore gestione degli eventi calamitosi, salvaguardare la salute dei cittadini, preservare l'incolumità pubblica, e contenere, nel breve, medio e lungo termine, il vasto danno ambientale».
Sul fronte degli enti locali, la sottosegretaria ha rimarcato che «il sindaco di Palmi, appositamente interessato tramite la Prefettura in merito alle iniziative adottate dal Comune, ha riferito che a seguito dello scoppio dell'incendio è stata prontamente attivata la protezione civile locale. Lo stesso primo cittadino si è recato personalmente sul luogo interessato per seguire gli interventi in sinergia con il comandante della polizia locale, referente operativo comunale. Secondo quanto riferito, i cittadini, tempestivamente avvisati attraverso tre comunicati e sei post pubblicati sulla pagina istituzionale dell'ente presente sul social network Facebook, sono stati invitati ad utilizzare ogni forma di cautela anche al fine di evitare l'inalazione dei fumi profusi: limitare i movimenti, indossare le mascherine, evitare di avvicinarsi alla zona dello stabilimento per far lavorare le squadre di soccorso, chiudere precauzionalmente gli infissi delle proprie abitazioni, lavare accuratamente frutta e ortaggi raccolti nelle zone interessate. Inoltre, le comunicazioni ufficiali della protezione civile locale sono state veicolate ai cittadini tramite l'applicazione “Librarisk”».

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