'Ndrangheta allo stadio di Milano, il pentito: “Abbiamo chiesto aiuto a Bellocco e grazie a lui ci siamo presi la curva”
«Vi dovete spostare». Antonio Bellocco era stato chiamato per fare valere il suo peso criminale e permettere al gruppo che faceva capo ad Andrea Beretta (che lo ucciderà il 4 settembre 2023) e Marco Ferdico di prendersi la curva nord e tutti gli affari illeciti che gravitavano intorno al tifo organizzato interista. È lo stesso Beretta a raccontare ai magistrati della Dda di Milano come il rampollo della cosca di Rosarno sia giunto nel capoluogo Lombardo e di come a poco a poco abbia tentato di prendersi la curva. Il punto di partenza del racconto è lo scontro tra i gruppi organizzati per il controllo della nord: da una parte quello quello che faceva capo a Beretta e Ferdico e e dall’altra gli Irriducibili e gli Hammer. In mezzo a questo scontro, Beretta parla di due calabresi che avrebbero consigliato a Ferdico di rivolgersi a un loro amico che poteva salire dalla Calabria per appoggiarli. «Facciamo quest'incontro e secondo me il veicolo che ha portato Antonio sono questi due... che glielo presentano... Antonio quando sale dice che “tu devi dire che io e te già lavoravamo insieme.. in questa storia qua dello stadio, ero un socio occulto, quando andiamo da Mimmo», Hammer, capo ultras dell'omonimo gruppo.